Paolo 

Tutto d'un fiato...
voi siete la chiesa che Gesù vuole, che i cristiani di spirito vogliono, che la gente e gli smarriti cercano. 
Siete le Catholic Business developers 4.0!!!
Siete le dita di Gesù e ne diventerete la mano!
 
 La chiesa che mi ha catturato e cresciuto è quella di unione, preghiera in fraternità e condivisione, di aiuto...ma fraternità aperta, non chiusa in conformità, stereotipi e politichese...
 
La Vostra chiesa è il dono per l'altro, il prossimo, l'amico e lo scettico.
 
Siete l'arma impropria che Dio sta caricando...
 
"Invece di sentirmi scoraggiata, mi sono detto: Dio non può ispirare desideri irrealizzabili; Pertanto, nonostante la mia piccolezza, posso puntare alla santità."

(Santa Teresa di Lisieux)

 

 

Chiara Valenza

C'è una luce soprannaturale nei vostri occhi...
L'amore di Cristo dimora in voi e siete una testimonianza viva della fede operante...
Non frequentavo il Carmelo prima, ma so che adesso non riesco a fare a meno di iniziare la giornata nel silenzio di questo luogo pieno di grazia, ricevendo il corpo e il sangue di Gesù che nutrono lo spirito e i vostri sorrisi che nutrono l'anima!
Siete un dono prezioso!
Che il Signore benedica grandemente le vostre vite e realizzi appieno il progetto che ha già pensato per voi dall'eternità!
Un fortissimo abbraccio a tutte e tre!!


Chiara Frugarolo

Carissime Elisa, Miriam, Lucia
Sento nel cuore il bisogno di ringraziarvi.
Un anno giusto fà, era agosto, vi ho conosciute.
C erano ancora le suore, avevo scritto a Madre Amata per avere un pó di conforto e lei mi aveva risposto di avere fiducia nel Signore.
Quando poi ho saputo le suore se ne sarebbero andate mi sono sentita come abbandonata.
Non solo io ma anche l intera comunità di Alessandria.
Il Carmelo é il nostro polmone nascosto...quante volte in silenzio, si scappava qui per avere pace per chiedere preghiere.
Ma c eravate voi.
Siete rimaste voi, con il vostro sorriso, la vostra semplicità, la vostra affettuosa accoglienza a farci sentire un pò tutti meno soli.
Anzi... Senza dirci niente né metterci d accordo in tanti ci siamo dati il turno a tenervi compagnia partecipando alle vostre preghiere...con la tacita speranza che sarebbe venuto il giorno che ...chissá le amate suore sarebbero di nuovo ritornate..
Io poi vi ho coinvolte nel progetto Betania...in 48 di adorazione eucaristica in occasione dei 50 anni dalla fondazione di Betania...per smuovere i cuori alessandrini e ricordare loro che c’é una casa di preghiera che li aspetta che é stata costruita per loro.
E voi generosamente avete accettato, con la vostra solita gioia e semplicità e ci avete aiutato nella notte a pregare...quando la stanchezza e il caldo ci facevano addormentare... io per esempio, non ce l’ho fatta, il sonno ha vinto...
Ma sapevo che voi c’eravate, buone sentinelle del mattino!!!!
E poi abbiamo portato Gesú Eucarestia giù dalla Valle in città, passando per tante parrocchie che ci hanno accolto con simpatia....e sempre voi contattavate i sacerdoti, ci aiutavate nell’organizzazione.
Questo progetto vissuto insieme, momento per momento, ha cementato la nostra amicizia e mi ha reso felice perché so che il Carmelo c’é ...il suo cuore continua a battere in Alessandria, attraverso voi.
Piccole sorelle mie... vi ringrazio, grazie di cuore per quello che siete e che ci donate.
Non ci abbandonate!!!!


PierAnna

Era la prima volta, dopo che le suore sono andate via, che ritornavo nella chiesetta del Carmelo. È sempre bella ma mi sembrava triste per la mancanza delle suore. Poi è iniziata la Santa messa e il canto delle ragazze ha come d’incanto acceso una luce; mi sembrava che dietro quella grata numerose suore innalzassero a Dio le loro lodi con voci soavissime.
Grazie a voi che continuate a darci la possibilità di innalzare la nostra anima al cielo.


M. Nobile

La nostra provincia ha la fortuna di avere questo meraviglioso polmone di spiritualità. Venire qui, proprio al convento del Carmelo di Betania, sapendo di avere la possibilità a pochi Km da casa, di unirsi in preghiera con le suore, prima, e ora con le ragazze, è veramente una grande gioia!.... Che spero con tutto il cuore di continuare ad avere, io e tanti che come me trovano ristoro nel farlo! (Altro che spa!). Lasciatemi questa grande possibilità!

Semplicemente, grazie.
Solero-AL-
23 agosto 2019


Paola 

Carissime amiche,
vorrei portare la mia riflessione su questo anno trascorso insieme proponendovi di leggere prima questo racconto di Bruno Ferrero "L'avventura di una piccola vite".

Ci rappresenta! ciascuno di noi nella vita si è sentito o si sente una piccola vite... la nostra difficoltà e la nostra fatica stanno nel sentirsi "far parte di ...".
E' un'esperienza che si vive quotidianamente, in famiglia, a scuola, al lavoro, nello sport, nella comunità ... nella Chiesa!
La Chiesa ci dice cosa significhi "costruire comunione", come Paolo raccomanda ai cristiani di Efeso, ma noi fatichiamo a metterla in pratica.
Chi comprende il dono della comunione non lascia nulla di intentato per trovare nuove vie per far crescere la comunione!
Tutto questo è la Fraternità del Carmelo: doni messi a disposizione della crescita dei fratelli e della comunità.
In questo anno tante sono state le occasioni e le opportunità per vivere insieme momenti di profonda spiritualità ma anche momenti di condivisione, convivialità, divertimento.
Tutto questo fa sì che chiunque frequenti la Fraternità si senta proprio "far parte di ...".
Semplicemente GRAZIE!
Con affetto e gratitudine!
Solero


Anna Lara

Ho iniziato ad andare al Carmelo, su indicazione del mio Don, perché era l’unica messa compatibile con i miei orari di lavoro e avevo bisogno di pregare in modo profondo per chiedere una grazia per la mia famiglia!
All’inizio è stato un trauma doversi alzare ogni mattina alle 6:30 (soprattutto perché ho iniziato ad andare in inverno con un freddo polare) per essere lì alle 7:30 ed essere poi già pronta per andare a lavoro; è stato un sacrificio...all’inizio!
Me ne stavo in fondo, chiusa nella mia bolla, facendo ciò che “dovevo” e poi iniziando la mia giornata di lavoro...finché un giorno mi è stato chiesto se volessi un caffè e da lì è iniziato tutto!
Da quel caffè è iniziato un percorso di conoscenza, condivisione che ha portato alla costruzione di un legame importante! Giorno dopo giorno era sempre meno pesante dovermi alzare presto perché là c’era qualcuno pronto ad accogliermi, con un sorriso, un abbraccio, o una parola di confronto, a riempire quel momento di preghiera, a farmelo sentire meno un “dovere” e trasformarlo piano piano in un bisogno!
Con il passare dei mesi questo posto è diventato un rifugio, un luogo di accoglienza, conforto, confronto e pace, con la possibilità di pregare in intimità e serenità ma con la certezza di avere sempre qualcuno pronto ad aiutarti o pregare insieme a te; qualcuno pronto a consigliarti o semplicemente ascoltarti.
È diventato una seconda casa e le persone che lo abitano una seconda famiglia; persone pronte ad accoglierti sempre con un sorriso, una parola o un semplicissimo e lunghissimo abbraccio rincuorante, che ti dà la carica per la giornata che ti aspetta. Se prima era un sacrificio svegliarsi quotidianamente cosi presto, ora è diventato un bisogno e un piacere; se prima andavo a messa in molti posti diversi, ora e finalmente, ho un punto di riferimento e un luogo in cui arrivo sempre con il sorriso!


Maria

Buonasera,
sono Maria, faccio parte del Rinnovamento nello Spirito Santo e sono la coordinatrice del gruppo Gesù Salva di Valenza.
Il Carmelo è stato per me il luogo della mia conversione, è un posto di grande serenità e spiritualità già molto tempo prima che tutto cambiasse.
Quando abbiamo appreso che le suore si sarebbero trasferite abbiamo colto la richiesta di queste tre meravigliose creature di Dio, che con umiltà e quasi sottovoce chiedevano a tutta la comunità valenzana di aiutarle a tenere vivo il luogo del Carmelo.
E’ così che ci siamo conosciute... grazie ad un amico comune Gesù... abbiamo organizzato delle adorazioni eucaristiche una volta al mese.
E' stato meraviglioso unire le nostre preghiere e quello che mi ha colpito è stato la loro accoglienza, premura, anche e soprattutto verso i miei figli che hanno sempre trovato un luogo accogliente dove colorare e poi addormentarsi alla presenza di Gesù.
Posso solo ringraziare Dio per averci fatto incontrare, ringraziare le suore che hanno insegnato loro ad essere a cuore aperto e Miriam, Elisa, e Lucia con sorelle e amici che hanno saputo dare una ventata di simpatia, amore e cordialità a chiunque entrasse al Carmelo. Personalmente per me oggi il Carmelo è casa.
Grazie Signore per avercele donate... sia fatta la tua volontà su di loro e sul futuro del Carmelo.
Il nostro gruppo vi sosterrà sempre con le preghiere.
Con affetto
Maria


Ho chiesto anche alle persone del nostro gruppo di esprimere un loro pensiero e ve le scrivo così come mi sono arrivate
***
Teresa: ciao sono Teresa, sono andata tante volte al Carmelo, ho conosciuto le ragazze che sono fantastiche e per me vale la pena tenere il Carmelo aperto perchè a me ha dato tanta gioia dentro.
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Antonella: il Carmelo continua ad accogliere tanta gente per l'adorazione e la preghiera e le ragazze sono brave
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Mery: Ringrazio il Signore per la presenza delle ragazze al Carmelo, sono una Grazia di Dio, sempre disponibili con un'accoglienza Spirituale che solo Dio può donare, grazie Signore.
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Graziella: Ciao io sono Graziella e vorrei parlare del Carmelo un posto meraviglioso, dona tanta pace e serenità e accoglienza. Quando c'erano le suore per me era un posto di preghiera e quando avevo bisogno potevo contare su di loro e ora che non ci sono le suore ringrazio Dio e le ragazze che con tanto amore, accoglienze e preghiera hanno tenuto attivo questo luogo facendo tanti ritiri, adorazioni e insegnamenti biblici. quindi chiedo con tutto il cuore che questo luogo resti aperto e che le suore possano tornare insieme alle ragazze.
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Pina: il Carmelo è un posto di pace. Quando abbiamo saputo che andavano via le suore, rimanemmo un po male, pensando a come avremmo fatto quando avremmo avuto bisogno... i momenti un po' giù li abbiamo tutti e per me era un posto di rifugio dove poter parlare con loro. però l'arrivo delle ragazze ha colmato il vuoto che avevamo immaginato. sono arrivate delle ragazze brave e valide. Speriamo che tutto continua, sarebbe un peccato chiudere un posti così bello.
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Paola: io ho sempre visto in queste sorelle la mano di Dio.


Camilla

Il Carmelo un luogo sacro dove, dopo la partenza delle suore, si è creata una fraternità, una famiglia in cui la parola amore vero è la parola chiave.
Dove la presenza di Dio tocca il cuore un angolo di paradiso dove Gesù ti chiama a stare con Lui.


Bianca

Sono arrivata al Carmelo con la mia insegnante di recitazione Gaia, nipote di Madre Maria Eletta, per uno spettacolo teatrale che 'racconta la storia di alcune suore di clausura', così dicevo io a chi mi chiedeva di cosa si trattasse, e, inizialmente, anche con un certo distacco e disinteresse: ero un'allieva attrice che si prestava ai progetti della sua insegnante.
Dell'arrivo qui ricordo quella sensazione di “ampio respiro” di luce, di serenità, e il sentirsi a proprio agio per l'accoglienza ricevuta.
E ricordo che più dello spettacolo in sé, il momento più emozionante fu quando la sera prima in parlatorio abbiamo recitato i nostri monologhi per le suore. Conoscerle è stato bellissimo, ha spazzato via ogni pregiudizio, ogni dubbio: un'esplosione di gioia, vita e dolcezza.
Ma eravamo concentrate sullo spettacolo, e, io per prima non ho dato molto spazio, se non in quei piccoli momenti, a ciò che stavo conoscendo.
Andata via restava il ricordo di una lontana oasi di pace, e la gioia di sapere che nel mondo c'era qualcuno che pregava per me, considerato che io non pregavo affatto.
Poi la notizia che le suore sarebbero partite, un fulmine a ciel sereno... Nonostante fino a quel momento fosse una cosa comunque ancora lontana da me, ero molto dispiaciuta, e da lì la proposta di Gaia: cerchiamo di dare anche noi il nostro contributo per questo posto, e così decidiamo che avremmo fatto nuovamente lo spettacolo e organizzato altre letture sceniche.
Ed è stato così che ciò che aveva faticosamente lavorato dentro di me dal primo spettacolo, ha iniziato a bussare più forte.
Si dice che bisogna toccare il fondo per poi risalire... E quando nei miei occhi era rimasta solo tristezza e il mio cuore era vuoto, mentre io facevo finta, come sempre, che andasse tutto bene, qualcuno si è accorto del mio dolore e mi ha teso una mano: Elisa, Lucia, Miriam.
E, pretesto una promessa culinaria, sono arrivata qui, sono arrivata qui davvero.
Quando Gaia mi assegnò la parte di Suor Maria del Soldato mi disse ' perché tu hai un po' la rigidità del soldato', e ce l'avevo si!! E non è stato facile capire e accettare che qualcosa doveva cambiare, che qualcosa poteva cambiare.
All'inizio è stata una faticosa scommessa. Poi pian piano veniva vinta la mia resistenza, si è dischiuso il guscio del mio cuore: non potevo crederci all'inizio che fosse possibile trovare un posto in cui tutto è guidato solo dall'amore, dove non serve dare o fare grandi cose per sentirsi amati e accettati, dove non viene chiesto nulla; non potevo crederci che ci fosse un posto anche per me.
Questo luogo è stato per me rifugio e rinascita.
Qui la realtà sembra sospesa, il tempo è scandito dalle ore della preghiera che diventa un'esigenza per lo spirito e per il cuore. Perché non serve altro per sentirsi vivi se non vivere nell'amore.
Ho imparato che Dio è in ogni cosa che mi circonda, e che io non sono mai sola perché Gesù è sempre accanto a me, ora lo so, ma nel tornare qui il mio cuore si riempie di gioia, perché qui la Sua presenza è ancora più forte, e rende questo luogo un posto in cui nessun angolo è spigoloso, in cui il silenzio non fa paura e il respiro si fa più leggero.
Questo luogo è per me oggi una casa, dalla quale non sono mai troppo distante e in cui poter sempre tornare.


Don Pierangelo

Buongiorno,
mi chiamo Don Pierangelo Campora, sono stato seminarista fino a quando è stato chiuso il Carmelo.
Per noi seminaristi era un faro un punto di rifermento e ognuno di noi aveva una monaca con la quale confrontarsi per crescere spiritualmente. La cappella del Carmelo per noi è stato un luogo molto importante ed è tuttora un punto di riferimento. È lì che ho fatto esperienza del Signore e che mi sono sentito custodito. Sono molto legato con ricordi intesi e profondi. Per cui non è importante adesso se non ci sono le monache.
Il Carmelo continua ad essere un punto di riferimento e avere delle persone consacrate che sono state ispirate dal Signore e da quel carisma per potersi prendere cura di questo luogo, fa parte dei piani di Dio.
Quante volte il Signore ha permesso che i suoi luoghi non venissero smarriti e che non perdano la possibilità di accogliere le persone che Lui manda.
Anche se per il momento non ci sono le monache il fatto di avere delle persone che dedicano la loro vita per custodire la Sua Casa per me è un segno forte. Come tutti i punti di riferimento, sono importanti proprio perché tu li senti qualcosa di speciale.
Lì è passata molto santità tra quei muri che hanno offerto sofferto e che hanno gioito.
Per me è un faro e ringrazio Dio che abbia permesso questo tempo di passaggio per farsì che questo Luogo rimanga aperto per i suoi figli.


Roberta

Il Carmelo è per me luogo di ristoro, casa, famiglia.
Al Carmelo c'è Pace...una Pace vera.
Qui avverto la Madre… ed in Gesù suo figlio trovo il mio posticino…in quella ferita del costato, lì mi rifugio in ogni celebrazione e sento...Amore.
Quell'amore che Dio ha deciso di far passare...qui in questo specifico posto...attraverso tre sorelle.


Enzo Francescato

Il mio rapporto con il Carmelo è nato tantissimo tempo fa’, quando nelle mie scorribande fanciullesche (abitavo nella periferia di Valenza, in una collina poco distante) percorrendo i sentieri adiacenti la struttura vedevo le mura perimetrali. I cocci di vetro annegati sopra a quei muri incutevano timore e molta curiosità, non riuscendo a capire cosa dovessero proteggere quelle barriere.
Poi frequentando la mia Parrocchia (Madonnina di Valenza) ho saputo cosa custodisse quel luogo per me fino allora misterioso e negli anni i tanti amici che hanno avuto modo di frequentare la Chiesa e le Sorelle del Carmelo mi hanno fatto capire il perché di tanta protezione.
I pellegrinaggi di maggio dalla Madonnina fino al Carmelo mi hanno dato finalmente la possibilità di entrare in questo luogo.
I messaggi e i commenti al Vangelo di Suor Maria Amata nello smartphone di Chiara, mia moglie, hanno contribuito ad aumentare il desiderio di conoscere la vita e la spiritualità del Carmelo; l’occasione è arrivata quando l’amico Luciano mi ha chiesto un consiglio ed un sopralluogo per vedere alcuni lavori da effettuare e così ho avuto l’opportunità di conoscere Miriam, Elisa e Lucia e di iniziare a frequentare, con la scusa del lavoro, questo meraviglioso luogo.
Ho accolto l’invito alla S. Messa al Carmelo di quel sabato in cui le Sorelle lasciavano il Monastero e per me è stato un segno importante, un’esortazione del Signore a diventare un anello fra quello che è diventato passato e quello che sarà il futuro di questo luogo.
Con umiltà e nel limite delle mie possibilità e capacità, vorrei dare un contributo con l’esperienza che la vita mi ha donato e, insieme alla Fraternità del Carmelo, dare delle proposte affinché questo luogo continui ad essere, come lo è per il sottoscritto, testimone e alimento di fede e di speranza.

In fede
Enzo Francescato


Mamma Anna, Papà Fabio e la piccola Silvia

Care Elisa, Miriam e Lucia,
era la fine del 2016 quando avete comunicato a me, Silvia e Fabio, il resto della famiglia, che avreste continuato il vostro cammino di vita insieme nella foresteria del Carmelo di Valmadonna.
I timori, le preoccupazioni, le incertezze non potevano certo mancare...ma c’era un sentimento che prevaleva in fondo al cuore… il desiderio di proseguire il cammino in un luogo abitato da Dio, il desiderio di prendersi cura di Lui…e di approfondire la conoscenza dello spirito carmelitano.
Il coraggio di lasciare le proprie comodità, la certezza per l’ignoto potevano essere solo determinate dalla gioia di un amore più grande, dalla riconoscenza per ciò che gratuitamente vi era già stato dato e dal desiderio di compiere la volontà del Signore…da scoprire e riscoprire attimo dopo attimo…
Questa gioia si è trasferita da cuore a cuore, e come genitori sentendo che solo l’Amore muoveva la vostra scelta abbiamo cercato di starvi accanto per aiutarvi e sostenervi come potevamo in questo percorso di vita, guardandovi camminare e crescere, a volte rallentare, superare momenti dolorosi, scontrarvi con realtà più grandi di voi, ma passo dopo passo andare sempre avanti…
Lo starvi accanto ha permesso a questa famiglia di crescere nell’amore reciproco, nel rispetto degli uni verso gli altri, nel riconoscersi unici e irripetibili, nel mantenere la propria individualità e identità seppur nella comunione, ma soprattutto a mettere al centro della famiglia ciò che non dovrebbe mai mancare…Gesù…
Sì la vostra crescita è stata la nostra crescita nella fede e nell’unione, è stato ciò che ci ha permesso di allargare i nostri orizzonti oltre il recinto famigliare e capire che la famiglia di Dio nessuno esclude …ma tutto comprende e abbraccia...ed è bello sentirsi chiamare Mamma Anna e papà Fabio!!!
Ed è così che avete aiutato noi genitori a far crescere la nostra piccola Silvia nell’amore per Gesù, a farle comprendere che in Lui troverà sempre un Amico sincero, che solo così imparerà ad amare i suoi amici e da Lui potrà attingere la forza per superare tutte le difficoltà della vita.

E’ grazie a due sante carmelitane che ho avuto la possibilità di conoscere Maria Amata e il resto della comunità, grazie alle conferenze su Santa Teresina e Santa Teresa, e per vostro tramite come partecipanti degli incontri.
Grazie a queste sante ho riscoperto la semplicità, la contemplazione e che ciò che conta è solo l’Amore…
Quando ho spalancato per la prima volta la porta della chiesetta del Carmelo mi è sembrato di essere a casa, da dietro la grata dei volti raggianti e sorridenti erano in grado di rivolgere una parola gentile a chiunque ne avesse bisogno…
Abbiamo vissuto con voi, standovi accanto, l’esperienza di convivenza con le suore, due comunità diverse per età ed esperienze, ma capaci di venirsi incontro e di arricchirsi.
Ed ecco giungere un’altra scelta coraggiosa…di sicuro la scelta che porta ad andare contro corrente verso ciò che il cuore indica come la piccola via da percorrere…le suore lasciano il convento…
“le strade della vita sono tante, gli avvenimenti molteplici, l’unica certezza per non perdere mai la pace del cuore è seguire lui ovunque” Questa la frase di congedo delle suore scritta sulla lavagnetta davanti alla chiesa il giorno dell’ultima Santa Messa insieme…
E poi i saluti…un arrivederci…doloroso, ma non un addio e sempre un Amico comune che lega ciascuno di noi…e il passaggio delle consegne, una preghiera e un impegno al tempo stesso… “possa questo luogo continuare a parlare di un Grande Amore, fatto di preghiera e di amicizia…possa questo luogo continuare ad essere vivo…”

L’impresa è enorme…praticamente impossibile…le forze poche…ma è un’opportunità di crescita…nell’umiltà, nella fratellanza, nell’Amore e nella fiducia nella Provvidenza!

Il cuore di tutto la preghiera…una preghiera intima, silenziosa e rispettosa, semplice e coinvolgente, fatta di un silenzio vivo che parla…questo il centro dei momenti vissuti insieme …
La preparazione di ogni singolo evento veniva seguita nei dettagli, consapevoli della propria inesperienza, ma desiderosi di fare tutto per Gesù e con Gesù, di crescere e migliorarsi, correggendosi a vicenda, imparando a chiedersi scusa e a scherzarci su come in una grande famiglia!!Comprendendo che solo mettendo in comune i doni ricevuti, viste le poche risorse rispetto all’enormità dell’impresa, tutto sarebbe stato possibile…
La fatica svaniva difronte ad una lacrima di gioia sul volto di una persona, davanti ad un volto tornato a sorridere solo grazie ad un abbraccio…e per tutto questo non si poteva fare altro che dire “grazie Gesù”
Ed è così che pian piano i vostri volti sorridenti, la vostra semplicità genuina e la vostra fratellanza hanno fatto sentire le molte persone che hanno cominciato a frequentare questo luogo accolte, “di casa”, in famiglia…
Ed è così che al Carmelo ci si saluta e ci si abbraccia davvero come in una famiglia!!tanto da non stupirsi più se ti chiamano “ciao mamma” “ciao papà”!
Questo è ciò di cui il mondo ha bisogno semplicità…pace… silenzio…

E’ dal sentirsi famiglia che è nata l’idea di prendersi cura delle famiglie!
Indimenticabili le ore di adorazione fatte dalle famiglie per le famiglie, pregare gli uni per gli altri, li nella piccola chiesetta in un ambiente raccolto e semplice ogni bimbo di ogni età ha partecipato al momento di preghiera, rispettoso e composto, attento e anche commosso!!
Grazie per aver regalato alle famiglie l’opportunità di pregare insieme e di aver compreso quanto di prezioso sia custodito all’interno di ciascuna di essa…

Grazie per farci sentire parte di una grande famiglia, di accettarci così per quello che siamo e di trasmetterci quella gioia profonda che solo il Signore può dare!
Grazie per far sentire questa collina un luogo speciale che continua a parlare di Dio…

Grazie di esserci sempre
Vi vogliamo bene…
Mamma Anna, Papà Fabio e la piccola Silvia
Una famiglia...allargata!!!!!


Silvia

Sono Silvia, una bambina di 11 anni.
Sono molto legata al Carmelo, mi sento come a casa, noi vogliamo molto bene a Elisa, Miriam e Lucia e loro ne vogliono altrettanto a noi, per questo siamo diventati una grande famiglia.
Mi piace pregare insieme e stare con Gesù…quando sono lì sento la sua presenza ovunque!!
Ci sono sempre molti lavori da fare, lì è molto grande, ma la fatica non mi pesa perché ci divertiamo scherzando!!
Vi voglio bene


Papà Fabio

La mia esperienza al Carmelo si può definire speciale ho ritrovato Gesù grazie alle suore che ho conosciuto, ma soprattutto alle ragazze che ora abitano e vivono “la collina”. Con loro ho ritrovato la serenità della gioia di pregare insieme.
Qui al Carmelo ho riscoperto lavori semplici e umili, il coltivare la terra vedendo crescere i frutti che essa ci dona. Questa semplicità, unita alla preghiera, dona ristoro alle mie giornate piene di affanno!!
Sono molto felice del dono della famiglia e della possibilità di vivere momenti speciali al Carmelo.
Grazie Gesù, grazie ragazze!!


AnnaMaria

Betania è e rimane il mio piccolo angolo di paradiso . Grazie alle ragazze che con instancabile dedizione hanno portato avanti i progetti della Madre continuando a cercare fonti di sostegno spirituale per le anime . Allo stesso modo delle suore mantengono vivo il convento con conferenze , rappresentazione teatrale e preghiere.


Ilaria

Betania... Per me è il luogo dove forse ho iniziato a comprendere il concetto di fede... È il luogo dove Grazie a madre Amata e le sue consorelle dapprima e dopo grazie a tre semplici ragazze si incontra Dio. Qui Dio si percepisce nei loro occhi e nel loro sorriso quando ti accolgono in questo luogo di pace. In questo luogo dove Grazie al loro attivarsi si puó incontrare Dio non solo nei canonici momenti di messa e preghiera ma anche attraverso interpretazioni teatrali, conferenze e testimonianze.
Mai dimenticherò una colazione con loro e con tutte le persone dopo una messa... Quella è stata la colazione più "abbondante" ho fatto in vita mia: Dio, Fede, Carità, Amore e Speranza.